Mamma a 40 anni

 Buongiorno ragazze,

è da un po'di mesi che non scrivo, anzi un anno! 
è stato un periodo piuttosto movimentato, sono diventata mamma per la prima volta.





Sono una mamma un po' attempata, così mi ha detto la mia ginecologa, ma diciamo che non sono l'unica in età da pensione ad aver partorito per la prima volta. 
 
Ormai i tempi sono cambiati, sono sempre più donne che per diversi motivi arrivano alla soglia dei quaranta anni senza figli. Tante sono le cause: mancanza di un partner, mancanza di un lavoro stabile, problemi di infertilità.

Questo è quello che è successo a me, a noi. 
Il figlio è arrivato tardi perché abbiamo pensato prima a sistemarci con il lavoro e comprare casa, perché diciamolo chiaramente, un figlio non campa d'aria. 
Non volevamo essere di peso a nessuno.

 A 34 anni é arrivato il mio primo lavoro a tempo indeterminato dopo tanti lavoretti stagionali.
 Abbiamo comprato la nostra prima casa con giardino che abbiamo sempre sognato e finalmente dopo qualche anno ci siamo decisi a mettere su famiglia.

Il figlio è arrivato tardi, ma poteva anche non venire, mi spiego meglio.

Era il 2019  quando abbiamo deciso di avere un figlio.  Eravamo consapevoli che ci sarebbe voluto  un pochino di tempo:  ho una sola tuba , l'altra me l'hanno tolta  20 anni fa a causa di una ciste ovarica di  21 cm ( si si esattamente così! un pallone) e poi perché ho il ciclo irregolare a causa dell'ovaio multifollicare.
 A causa delle cisti ho sempre fatto visite ginecologiche frequenti e sapevo che non sarei andata in menopausa presto in quanto mi hanno sempre detto e ripetuto che avevo una buona riserva ovarica, quindi diciamo che mi ero adagiata un po' su questo, forse anche sbagliando.

Era luglio 2019 quando avevamo deciso di avere un figlio. Tempo un mese e avevo  scoperto di essere incinta.
 Alla faccia del " signora ci metterà all'incirca un anno" ma vabbè... Eravamo strafelici.

Purtroppo alla 8 settimana la gravidanza si era interrotta, aborto interno. 
"Può succedere nella maggior parte delle prime gravidanze" era quello che mi aveva detto il mio ginecologo. 
Pazienza. 
In cambio nella nostra vita era arrivata Megan a colmare quel vuoto.

Ci abbiamo riprovato dopo un paio di mesi, ma stavolta non era subito arrivato , a ottobre 2020 ero rimasta nuovamente incinta.
 Avevo il covid da una decina di giorni quando  avevo scoperto la gravidanza.
 Ricordo quando avevo chiamato la mia dottoressa e gli avevo comunicato la notizia "dottoressa oltre a essere ancora positiva al covid sono anche positiva al test di gravidanza!".

Avevo fatto  diverse eco, una  a sette settimane e l'altra a dieci settimane e sembrava che andasse tutto bene, avevamo festeggiato natale con una gioia nel cuore. 

 L'11 gennaio 2021 avevamo la translucenza nucale, un esame ecografico che serve a misurare la plica nucale , insomma il liquido dietro al collo del feto. Un anomalia può essere segno evidente di trisomie o malattie genetiche o ancora cardiopatie più o meno serie.

Eravamo andati a fare questo esame con una certa leggerezza, consapevoli che sarebbe andato tutto bene. 

Arrivato il mio turno, il medico mi aveva fatto stendere sul lettino e aveva cominciato l'esame. Io ero impaziente.

Volevo vedere il mio polpettino. Ero di 12 settimane e 2 giorni.

Il medico ci mette un po' a parlare , avevo solo sentito girare il cursore sulla pancia. 
Mi aveva detto " il feto è lungo 6 cm ma ha un igroma cistico piuttosto grande di 4,5 mm".
Io nella mia estrema ignoranza gli avevo chiesto se sarebbe guarito.
     No, non guariva.  

Mi aveva dato le foto dell'eco e mi aveva prenota la villocentesi con urgenza, un prelievo attraverso la pancia dei villi coriali. 

Guardavo e riguardavo quelle ecografie e vedevo chiaramente che c'era qualcosa di strano.

E' inutile dire che l'esame non era andato bene: eravamo in sala d'attesa quando venne un medico genetista e disse che dovevamo seguirla nel suo studio, avevamo capito subito quale era l'esito,  il bambino non stava bene. La genetista ci guardò e ci disse cosa aveva il bambino,  aveva una trisomia rara  incompatibile con la vita, sarebbe sopravvissuto forse giorni o settimane.
Dopo un anno ed esami dei nostri cariotipi, avevamo scoperto che era stata una casualità. 

Fu così che avevamo deciso di interrompere la gravidanza. 
Non era stata una decisione facile, mi sentivo in colpa nel decidere io del destino di quel bambino, ma sapevo che se sarebbe nato, avrei sofferto io e soprattutto lui. 
Era il 21 gennaio 2021 quando ho detto addio al mio polpettino. Ricordo ancora che quel giorno pioveva e la canzone di Mace Salmo e Blanco " la canzone nostra" che ho sentito la prima volta in macchina in strada verso l'ospedale.

Diventare mamma per alcune, per molte, non è facile, e non sempre è priva di ostacoli e dolori.

Il 24 gennaio 2022, un anno da quel brutto giorno,  avevo scoperto di essere nuovamente incinta con mia grande sorpresa, non avevo mezzo sintomo. 

Questa gravidanza non è stata affatto semplice, diciamo che me la sono sudata!
Però ne parlerò in un altro post.
Ma ce l'abbiamo fatta!
A ottobre è nato Francesco :) il mio arcobaleno.

1 commento:

  1. Ciao!!! Il tuo piccolino è meraviglioso!!! Hai una bellissima famiglia ma non sempre è facile e la vita, ad alcune (purtroppo) mette tanti ostacoli ma sei stata forte a superarli anche se non facili e a proseguire con questo cammino!!! Un forte forte abbraccione e un bacione al piccolo Francesco!!!

    RispondiElimina

Alice's SecretdiRitaDesign byIole